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| CHUCK BASS » scheda « game's not over 'til i say it is» Avevo iniziato la giornata nel migliore dei modi, eppure sembrava non voler finire come avrei desiderato. Quella mattina avevo invitato Humprey nella mia suite dell' Empire, con la scusa di portare fuori il bastardino che mi aveva affibbiato mesi fa, così da poter avere accesso al suo portatile, poter cancellare la bozza del suo nuovo libro in uscita e scambiare il suo vero testo con una copia di un libro del suo stesso editore. Tutto questo grazie alla sua agente, che troppo facilmente si era fatta coinvolgere dal sottoscritto. Purtroppo mi aveva costretto lui a farlo, dopo la foto che Georgina mi aveva fatto vedere, non poteva certo pensare che l' avrei lasciato libero di prendersi Blair. Non esisteva. Io e Blair ci appartenevamo, io l' amavo e anche lei aveva detto di farlo, nel giorno del suo matrimonio. Humprey o non Humprey, non gli avrei permesso di prendersi l' amore della mia vita. Con il mio gesto stavo rovinando parte di quello che sarebbe potuto essere un suo futuro successo, ne ero consapevole, ma la cosa non mi toccava affatto, e non pensai neanche di voler rimanere nell' ombra. Infatti, lasciai una piccola traccia della mia colpa, per fare arrivare ad Humprey il messaggio, chiaro e forte. Si era dimostrato un amico in passato, ma non poteva credere di mentirmi, e fare finta che non vi fosse nulla tra lui e Blair. Non poteva competere con me, in nessun modo.
Era già sera, ed ero solo nella suite. Nate era sicuramente fuori con Lola, la nuova biondina che era riuscita ad attirare le sue attenzioni. Era divertente vedere come tutte le sue donne somigliassero in qualcosa a Serena, eppure sembrava che me ne fossi accorto solo io. Mi stavo concedendo un piccolo momento in compagnia del mio solo scotch, versando il liquore in uno dei bicchieri, nel soggiorno. Era stata una giornata lunga, non c' era che dire.
MUSIC - DRESS
role scheme © dany
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